IL SABATO DEGLI SFREGASELLA

Data Evento : 27-08-2017 - 27-08-2018

Il clou del programma annuale della Sezione è da sempre rappresentato dalla “Settimana”, che si svolge solitamente a fine maggio, seguito da Riccione e, da qualche anno, dallo week-end cicloturistico dedicato alle famiglie.

Ma la stagione ovviamente non si limita a questi eventi. Ognuno soffre sui pedali per conto suo o a gruppetti, a seconda degli impegni (di lavoro o di pensione … ) ed il sabato ci si ritrova, da marzo a settembre, per uscite di preparazione alla stagione, di mantenimento o … di performances ..

Abbandonati i vetusti SMS, dal 2014 le uscite del sabato vengono proposte via Whats’app, magari anche il venerdì sera, all’ultimo minuto, sia in relazione alla disponibilità di chi organizza che alle previsioni meteo. Ricordiamo che ci si può iscrivere al “gruppo”  “SABATO SFREGASELLA” semplicemente richiedendolo con un messaggio a Lorenzo Gambirasio 3335632203 o Riccardo Previtali 3357581684).

Dopo un paio d’anni abbastanza in sordina, quest’anno i sabati sono tornati molto di moda ed hanno caratterizzato la stagione per la loro continuità. A partire da sabato 17 febbraio  sono stati proposte uscite ogni sabato lungo tutta la stagione, fatta eccezione per i sabati coincidenti con gli altri eventi: Le mete toccate sono state diverse, dal Lago d’Iseo e di Endine, ai colli Brianzoli, le nostre valli e via dicendo.

L’uscita più impegnativa è stata senz’altro l’ascesa al Passo di San Marco, sabato 15 luglio,  con ben 12 partecipanti, arrivati tutti in cima (anche se uno a dire il vero è stato un po’ aiutato …… )

Da ultimo, sabato 19 agosto è stata riproposta una “classica” che da alcuni anni non si faceva e che non è certo alla portata di tutti: il giro del Lago di Como. Qui di seguito vi proponiamo il racconto della giornata descritta da Giovanni Ghezzi, che per l’occasione ha rivestito i panni dell’organizzatore.

 

Riccardo Previtali

 

GIRO DEL LAGO DI COMO

I partecipanti sono stati  7, di cui 2, Ghezzi Giovanni e Iannucci Emilio, sono partiti direttamente da casa in bicicletta, mentre gli altri 5 , Davide Bracco, Roberto Gamba, Stefano Rota Stabelli, Arturo Vavassori e Lucio Pasinetti sono partiti dal consueto  punto di ritrovo fissato a di Pescate, in prossimità di Lecco.

Malgrado un piccolo guasto meccanico che ha solo ritardato la partenza,   alle 8 e trenta il gruppo  ha iniziato la propria avventura in direzione Como.  Nel tratto da Bellagio a Como il percorso è nervoso  e il nostro amico Bracco faceva fatica a tenere le ruote, quindi una volta giunti a Como abbiamo fatto una piccola sosta caffè, anche con l’obiettivo di ricompattare il gruppo e fare il primo rifornimento idrico. La giornata era molto bella,  ma per fortuna al mattino il caldo non si era ancora fatto sentire.

Riempite le borracce  siamo ripartiti in direzione di Menaggio e come previsto il traffico veicolare sulla sponda ovest del lago è risultato molto più intenso,  quindi abbiamo pedalato sempre rigorosamente in fila indiana e prestando molta attenzione quando si attraversavano i paesi.  Dopo Menaggio abbiamo effettuato il  secondo rifornimento idrico ed imboccato un tratto di ciclabile per evitare la galleria della strada provinciale.

Verso le 13 siamo giunti in prossimità di Colico,  l’ora giusta per un adeguato rifornimento di carburante. In un ristorantino in riva al lago abbiamo divorato un’ottima pasta alla carbonara, forse non il piatto ideale per chi pedala, ma sicuramente adatto a soddisfare il palato. Solo il Bracco, ligio alle ferree regole degli atleti,  si è mangiato una pizza margherita. Prima di ripartire foto ricordo da inviare al Responsabile della Sezione, che per questo evento  ci ha offerto il pranzo.

Il pomeriggio è stato climaticamente tremendo e le soste per cambiare l’acqua non le abbiamo più contate.

Giunti in prossimità di Lecco il gruppo si è diviso, Ghezzi e Iannucci hanno proseguito per Bergamo, mentre gli altri sono tornati al parcheggio a riprendere l’auto.

Per i due coraggiosi pedalatori che hanno fatto il percorso da Bergamo si è resa necessaria un’ulteriore sosta alla fontana di Pontida, per mitigare con una semi doccia il caldo li stava prosciugando.

Il giro è stato impegnativo, non tanto per le asperità, ma per la lunghezza (Km. 159 il giro del Lago, Km. 220 per chi è partito da Bergamo) ed il clima. Tuttavia quando ci siamo salutati  ci siamo ripromessi di rifarlo anche nei prossimi anni sperando di avere più adesioni.

Giovanni Ghezzi

 

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